Amiche ed amici,
Mendrisio non è solo un comune, ma una comunità che ti cresce e di regala un quadro sociale straordinario. Quando Carlo qualche settimana fa mi ha comunicato la sua partenza, ho da subito compreso l’eccezionalità della situazione. La vostra presenza questa sera, mi dà una prima risposta. Il momento è storico. Il compianto Sindaco Pierluigi “Pepè” Rossi costruì il Magnifico Borgo, Carlo Croci l’ha fatto Città, con uno stile da “Signore della politica”, e un’attenzione alla prossimità al cittadino e al rispetto per i nostri valori. Non hanno scritto una pagina di storia, bensì ognuno un tomo di un’enciclopedia che non deve fermarsi. A loro va la nostra massima gratitudine e stima. Alle scorse elezioni sono stato largamente il più votato dopo Carlo: 3’826 voti (S. Cavadini: 3’221). Sono disponibile, motivato e determinato a impegnarmi quale Sindaco di Mendrisio, comune in cui sono cresciuto e alle cui radici sono molto legato. Amo Mendrisio e sono pronto a impegnarmi con passione per la carica di sindaco. Non lo nascondo: non fosse così non mi sarei candidato alle scorse comunali. Il risultato alle urne mi ha sorpreso e dato tanta energia. La carica è assolutamente compatibile con il mandato di parlamentare federale, pure strategica pensando ai dossier e ai contatti. Quasi un terzo dei miei colleghi deputati federali è anche sindaco e/o municipale del proprio comune di residenza. Berna occupa, in maniera ben strutturata, il 40% del mio tempo, per la Città ho quindi la disponibilità necessaria. Sono stato 12 anni in consiglio comunale; siedo da 6 anni alle Camere federali e da 2 anni in Municipio, dove ho portato a compimento dossier rilevanti per le AIM (progetti per vari milioni) e la promozione economica (fra tutti il mantenimento di Migros in centro). Aggiungo poi vari ruoli di responsabilità e conduzione in associazioni, nel partito cantonale, nell’economia privata, e a capo della Deputazione ticinese alle Camere federali e del Gruppo latino del PPD.
La votazione di ballottaggio è confermata. Assolutamente legittima, la democrazia è regina nel nostro Paese. Personalmente sono pronto e aperto, auspicando che sia un confronto di idee, senza cadute di stile e colpi bassi. Mendrisio negli anni, grazie a Carlo e ai molti municipali di tutti i Partiti che lo hanno accompagnato, ha goduto di un esecutivo dinamico, sempre orientato alla realizzazione di progetti, piuttosto che agli scontri personali e politici. Non vi nascondo che gli avvenimenti degli ultimi giorni destano in me qualche preoccupazione. Sarebbe nocivo creare dinamiche di contrasto che generano blockade politiche con strascichi nei prossimi anni. Massima solidarietà e stima al collega Samuel Maffi per il trattamento subito.
Mi presento aperto e orientato al dialogo con tutte le forze politiche, con tutta la cittadinanza disposta a impegnarsi per Mendrisio, come d’altronde un sindaco deve essere. Mi piace pensare, guardando all’esempio di Carlo, a un sindaco che integra e condivide; aperto e disponibile a lavorare con tutti. Il Municipio è un organo collegiale che va diretto nell’interesse generale.
Con il motto “#MarcoRomanoSindaco” sono disponibile a mettere a frutto le esperienze acquisite fino ad oggi e a crescere ulteriormente guidando l’esecutivo della Città.
Abbiamo una Città che sta maturando, ora dobbiamo vivere Mendrisio preservando l’identità dei 10 quartieri e confermando in ogni ambito (servizi, scuola, socialità) la prossimità al cittadino. L’associazionismo e il volontariato sono elementi imprescindibili per mantenere il carattere umano/sociale della città. Mendrisio ha le basi per confermarsi polo urbano rilevante del Cantone (a Berna lo sento citare ancora troppo poco spesso), siamo polo universitario e meta turistica, fiscalmente attrattivi e disponiamo di una socialità mirata di alto livello. Nei prossimi anni occorrerà digitalizzare l’amministrazione comunale, il cittadino desidera un servizio moderno e rapido, i dipendenti comunali sono una risorsa strategica. Abbiamo un problema reale di mobilità, il traffico di transito ci strozza, vanno riorganizzati i flussi portandoli fuori dagli assi di quartiere e rafforzato il trasporto pubblico. La pianificazione territoriale deve guardare al 2030 in una visione globale di Città, riorganizzando il territorio comunale e valorizzando gli spazi pubblici nel piano tra i due monti ai nostri fianchi.
Sono solo alcuni spunti. “Quelli che rinunciano sono più numerosi di quelli che falliscono” (cit. Henry Ford), le sfide non mancano, affrontiamole, coscienti del valore di quanto abbiamo e della necessità di costruire soluzioni praticabili e sostenute da maggioranze.
Ci apprestiamo a vivere un periodo di forte cambiamento, vi ringrazio per il sostegno e la vicinanza. Non sono “nato imparato”, quindi desidero crescere con chi mi sosterrà per fare il meglio per Mendrisio.
Intervento all’Assemblea PPD Mendrisio, Rancate 06.02.2018