Stimato Direttore Meyer,
con la presente a titolo personale e a nome di numerosi viaggiatori che si muovono da e per il Ticino utilizzando la ferrovia lungo la via del San Gottardo, mi permetto esprimere grande opposizione per la decisione di eliminare i carrellini minibar sui treni ICN. La soppressione doveva essere sperimentale per tre mesi nella scorsa primavera, ma nel frattempo pare essere divenuta definitiva. La clientela non è informata.L’eliminazione di questo servizio priva la clientela di una prestazione utile e apprezzata. Chi viaggia da e per il Ticino passa almeno un paio di ore in treno e un servizio di bar e piccola ristorazione è molto gradito ed utilizzato; è un minimo.
Quale passeggero ticinese mi sento doppiamente urtato sapendo che tale servizio è ancora presente sui treni che circolano al nord delle Alpi (ad esempio Berna-Zurigo), mentre è stato soppresso sulla tratta del San Gottardo; quasi fosse una linea marginale e rapida.
Per rispetto ed equità di trattamento nei confronti dei passeggeri e per rendere il treno sempre più interessante per i viaggiatori da e per il Ticino, vi invito a riattivare al più presto il citato servizio. Non mi risulta che il prezzo di biglietti e abbonamenti sulla tratta del San Gottardo sia inferiore rispetto ad esempio a Zurigo-Berna. Un servizio di minibar è uno standard minimo che, se offerto, deve essere fruibile a tutti i viaggiatori, almeno sulle linee principali.
L’argomentazione secondo cui i passeggeri possono servirsi direttamente nella carrozza ristorante è quantomeno discutibile. Non tutti i treni hanno una carrozza ristorante e i prezzi sono anche maggiorati. Ma soprattutto non sempre il passeggero può lasciare il bagaglio incustodito al proprio posto (effetti personali, documentazione, laptop, ecc.). I furti sono una realtà e non si può pretendere che per acquistare un caffè o una bottiglietta d’acqua il cliente debba impacchettare il suo bagaglio o rischiare il furto di merce personale, confidenziale e costosa.
Con rammarico devo inoltre segnalare che nei mesi scorsi sui citati treni è stato condotto un sondaggio esplorativo sull’utilizzo dei minibar. A mia sorpresa mi sono personalmente visto consegnare dalla gentile collaboratrice della ditta incaricata un formulario in tedesco e francese. Cittadini ticinesi e italofoni non meritano e hanno diritto a un formulario in lingua italiana? Il loro contributo alle FFS è pari a quello di romandi e svizzero tedeschi. Si tratta di un fatto grave che denota carenza di rispetto nei confronti della Svizzera italiana.
Concludendo, spero vivamente che le FFS reintroducano prima possibile il servizio minibar sui treni ICN da e per il Ticino. La linea del San Gottardo non è certamente la tratta maggiormente frequentata, ma è un collegamento fondamentale per l’intera Svizzera e per il Ticino. I passeggeri ticinesi hanno diritto a un servizio pari a quanto si trova nella Svizzera interna, sia per quanto attiene il minibar sia in occasione di sondaggi.
Ringraziando per l’attenzione, trasmetto i miei più distinti saluti.
Marco Romano, consigliere nazionale