“La vita è un ciclo continuo, sempre in movimento: se i bei tempi passano, passeranno anche i momenti difficili” (proverbio indiano)
Gentili Signore ed egregi Signori,
care Amiche e cari Amici,
il contesto globale è difficile. La preoccupazione cresce e il perdurare della crisi tanto sanitaria quanto socioeconomica pesa nella comunità. In questo contesto si è chiusa la sessione invernale delle Camere federali.
Sono state tre settimane intese: l’Assemblea federale ha adottato la rivista Legge Covid-19 con un aumento delle possibilità di intervento a favore delle aziende colpite dalle limitazioni imposte dallo Stato e dalla crisi globale. Particolare attenzione è stata data ai redditi bassi e ai settori totalmente bloccati. I mezzi finanziari sono stati aumentati in maniera consistente. Gli aiuti miliardari, coordinati con i Cantoni, sono diretti, efficienti e non burocratici. Guardando fuori dai confini, non vedo Stati capaci di fare altrettanto.
La pressione sul sistema sanitario sta divenendo insostenibile a danno di tutti. Nutro grande rispetto e stima per chi è al fronte. Non conta il numero di letti, ma il numero di persone capaci e in forze per curare; non c’è solo il Covid.
La comunicazione istituzionale presenta parecchie lacune e incongruenze. Si genera legittima insofferenza e disorientamento. Il federalismo che ha reso unico il nostro Paese non è mai è stato così sotto pressione. Il percorso è ancora lungo. Non esiste la “facile soluzione”. Dal Governo federale mi aspetto che le decisioni rispettino le situazioni regionali, che siano soprattutto spiegate e che fermi l’irritante cacofonia della task-force (servono consigli e non confronti pubblici). Dai Governi cantonali – insieme alle Città e ai Comuni – mi attendo maggiore coordinazione con decisioni coerenti e ben spiegate. Se vogliamo evitare duri lockdown, dobbiamo passare da un lungo e faticoso slowdown: servono rigore e severità, passo dopo passo, in un percorso imprevedibile.
Tornando alla sessione. Grazie a un mio emendamento anche le Commissioni tripartite nell’ambito dei controlli dei cantieri e delle attività artigianali potranno utilizzare il numero AVS, mettendo la digitalizzazione a favore della verifica e del rispetto delle condizioni salariali e della sicurezza del lavoro. Il Nazionale ha anche approvato una mia mozione volta a fare partecipare la Svizzera al progetto Copernico, il programma di osservazione della terra via satellite dell’Agenzia Spaziale Europea (essenziale anche per parecchie ditte ticinesi). Salvare vite umane. Ridurre il rischio di catastrofi naturali. Ottimizzare i rendimenti agricoli. Tre settori in cui l’osservazione satellitare della terra dà un prezioso contributo. È inimmaginabile fare tutto soli, questi progetti sono per loro natura sovranazionali. Negli ultimi anni la Svizzera ha partecipato al suo sviluppo. In quanto (giustamente!) non membri dell’UE per continuare a beneficiare delle prestazioni abbiamo bisogno di un accordo specifico; purtroppo fermo da anni; ora si riparte!
Con un postulato ho chiesto al Consiglio federale di fare un’analisi di tutte le misure possibili a livello cantonale e comunale a sostegno dei famigliari che assistono parenti. Un mondo sotto forte pressione (da un lato i figli, dall’altro i genitori anziani) che va valorizzato e sostenuto con misure di sgravio e sostegno. Quanto fa un parente, sgrava lo Stato. Un altro postulato chiede al Governo di presentare tutti gli scenari possibili per passare a una mobilità, pubblica e privata, totalmente senza combustibili fossili entro il 2050. Ci vorrà coraggio, ma la Svizzera ha le risorse per muoversi in maniera maggiormente ecologica.
Sul questo sito e nel mio profilo Facebook trovate le mie prese di posizione e gli interventi.
Con stima e gratitudine, a voi e ai vostri cari, buon Santo Natale, auguri di soddisfazioni nel 2021 e tanta salute in questo faticoso momento.
Marco Romano