“Da soli si va più veloci, insieme si va più lontano!”
Gentili Signore ed egregi Signori, care Amiche e cari Amici,
venerdì è suonata la campanella che ha chiuso la sessione invernale delle Camere federali. Purtroppo, la morsa della pandemia non molla. Le tensioni nella popolazione crescono, la preoccupazione è legittima, l’incertezza rende ogni decisione fragile, il mio auspicio è che la forza della collettività prevalga.
Di rilievo, nelle votazioni finali sono passate la riforma dell’AVS, essenziale per garantire la sostenibilità di questa essenziale assicurazione di fronte al pensionamento dei baby-boomer, e una nuova riforma della Legge Covid che permette di estendere gli aiuti (lavoro ridotto, sostegni ad aziende, sport, grandi eventi e cultura, disoccupazione, settore delle cure) anche al 2022.
Sono stato attivo su vari oggetti come relatore della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni. Con la nuova Legge sulle ciclovie (clicca e trovi l’intervento/video), dopo l’approvazione popolare del nuovo articolo costituzionale nel 20218, la Confederazione si pone in maniera sussidiaria, rispettando l’autonomia cantonale, ma con il chiaro fine di costruire una rete di ciclovie, sicura e attrattiva, che abbia una logica e dimensione nazionale (in Ticino c’è tantissimo da fare!). Sempre nel rispetto dei Cantoni e della volontà locale, spesso sviluppata anche democraticamente, abbiamo respinto un’iniziativa parlamentare volta ad abbassare il limite generale di circolazione dai 50 km/h ai 30 km/h; una forzatura irrispettosa del federalismo. Abbiamo infine prorogato la Legge che permette alla Confederazione di elargire i sostegni finanziari a favore del trasporto pubblico che subisce fortemente le limitazioni dalla pandemia: milioni importanti per le varie aziende di trasporto e gli impianti di risalita.
Il Consiglio federale ha poi accolto il mio postulato per migliorare la rete di scambio di informazioni per la prevenzione e il rilevamento tempestivo di attività riconducibili ad organizzazioni criminali internazionali. Finalmente si parte anche in Svizzera: il radicamento nel tessuto economico e sociale, con ramificazioni internazionali, va sviscerato analizzando le attività economiche e finanziare con un potenziale collegamento alle mafie.
Con una nuova mozione chiedo che il Consiglio federale intensifichi i contatti con l’Italia affinché consideri anche progetti infrastrutturali transfrontalieri nel quadro del Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR) appena varato. Investiranno circa 220 miliardi, vi sono opere essenziali anche per la Svizzera, in primis il Ticino. Penso a miglioramenti della rete ferroviaria nel nord Italia sugli assi che collegano Svizzera e Italia (non è possibile che sulla Chiasso-Milano si circoli a 40 km/h), delle capacità di mobilità combinata strada-ferrovia a favore dei frontalieri (park&rail) e della capacità di trasbordo delle merci dalla strada alla ferrovia. È un’occasione ghiotta, la Svizzera deve muoversi!
Nel nuovo anno assumerò la presidenza della Commissione delle Istituzioni politiche, un grande onore e un bello stimolo. Ogni sessione ha le sue dinamiche, ritmi intensi, ma il privilegio di dibattere e confrontarsi nella costruzione del nostro Paese. Tra l’altro il 6 dicembre ho ricordato il decimo anniversario dal primo giorno a Palazzo federale e il primo “lo giuro”. Dieci anni di straordinarie esperienze, successi e insuccessi, sempre riconoscente di poter svolgere questa attività privilegiata e stimolante. Un pensiero di gratitudine a chi mi sostiene e sprona, e ai miei cari.
Con stima e gratitudine, a voi e ai vostri cari, buon Santo Natale, auguri per un 2022 vincente e tanta salute in questo faticoso momento.