Con la maggioranza favorevole al controprogetto politicamente ci siamo, ma nella pratica in parecchie regioni della Svizzera – penso in maniera particolare al Ticino – vi è molto da pedalare per concretizzare quanto hanno richiesto le oltre centomila persone che hanno firmato l’iniziativa. La promozione delle vie ciclabili, dei sentieri e dei percorsi pedonali è e deve restare una competenza cantonale e comunale. In assenza di un approccio organico e completo in tutto il nostro territorio nazionale, è tuttavia fondamentale sancire il principio nella Costituzione federali affinché vi sia una promozione coordinata di queste infrastrutture di mobilità. Strade e ferrovie sono il fondamento delle nostre infrastrutture di base, pedoni e ciclisti devono ora trovare il giusto riconoscimento. Anzi, come ben sappiamo, sgravano l’attuale rete, satura negli orari di punta. La proposta è moderata e assolutamente finanziabile. Sventolare paure relative ai costi è fuori luogo. I piani di agglomerato prevedono già i mezzi necessari per la mobilità su due ruote e quella pedonale. Ricordiamo che stiamo parlando di investimenti a favore delle prossime generazioni. L’urbanizzazione dell’ultimo cinquantennio impone la necessità di completare i percorsi pensando alle biciclette e ai pedoni; sia negli spostamenti professionali sia nel tempo libero. Una pianificazione territoriale efficiente e un coordinamento tra mobilità su due ruote e a piedi, permettono di evitare situazioni di conflitto e pericolo. A beneficiarne è la fluidità e di conseguenza si sgravano le situazioni di sovraccarico. Il 50% degli spostamenti in automobile e l’80% in bus o tram è più corto di 5km. Queste distanze si possono percorrere – date le necessarie infrastrutture messe in sicurezza e ben gestite – sempre più in bicicletta o a piedi. Non dimentichiamo poi la crescente diffusione, accompagnata dallo sviluppo tecnologico, delle e-bike; le salite e le distanze, anche fatte in camicia e cravatta, si relativizzano. L’approvazione del controprogetto permetterà di ritirare l’iniziativa di cui sono tra i promotori, perché quanto richiesto viene realizzato in maniera realistica dal controprogetto approvato dalle Camere federali e sostenuto dal Consiglio federale.
Intervento in Consiglio nazionale nell’ambito del dibattito sull’iniziativa popolare “Iniziativa popolare per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali (iniziativa per la bici), 01.03.2018