Formulo i miei complimenti a chi ha scelto il titolo di questa iniziativa popolare: “Stop alla sovrappopolazione, sì alla conservazione delle basi naturali della vita”. Chi non desidera impegnarsi direttamente per gestire la preoccupante e incessante crescita demografica che sta mettendo a repentaglio la sostenibilità del globo? Chi in una maniera o nell’altra non si impegna per la conservazione delle basi naturali della vita? Nulla di più chiaro. Lasciatemelo dire, discutessimo e votassimo solo sul titolo, ci troveremmo confrontati ad una grande iniziativa. Impossibile essere contrari e combatterla.Se tuttavia si approfondisce e si legge anche il testo proposto dagli iniziativisti corre immediatamente un brivido lungo la schiena. Il metodo proposto “per frenare la sovrappopolazione e conservare le basi naturali della vita” è semplicemente folle e pericoloso. È questo un articolo che vogliamo nella nostra Costituzione? È con questo rigido e discriminatorio meccanismo che vogliamo gestire l’immigrazione nel nostro Paese? Senza mezzi termini, esprimo la mia totale contrarietà a questa banalizzazione di importanti problematiche che affliggono il nostro Paese e altri attorno.
Questa iniziativa – ecopop come viene popolarmente definita con riferimento all’associazione che l’ha lanciata – è tanto ideologica quanto fondamentalista. Non è assolutamente condivisibile. Presenta un approccio pericoloso ed irrispettoso nei confronti della storia e della tradizione democratica del nostro Paese. La realtà quotidiana è complessa e l’articolo costituzionale proposto la misconosce. Il sistema presentato per frenare l’immigrazione creerebbe un danno irrimediabile alla Svizzera e al benessere dei cittadini che vi risiedono. Con questo articolo costituzionale ridicolizziamo la Svizzera a livello continentale.
Colleghe e colleghi, vi invito a respingere l’iniziativa, ma soprattutto invito il Parlamento a dichiararla nulla per violazione del principio dell’unità della materia. Per questo motivo non va sottoposta in votazione al Popolo. Si tratta di avere finalmente coraggio e di portare rispetto per la nostra democrazia diretta. L’articolo costituzionale proposto dagli iniziativisti non rispetta minimamente l’unità della materia e di conseguenza non va messo in votazione popolare. Non possiamo accontentarci di combattere l’iniziativa. Dobbiamo analizzarla a fondo e arrivare alla conclusione che è nulla.
Che legame hanno tra loro l’immigrazione verso la Svizzera e la pianificazione familiare volontaria nel mondo? Alcuni giuristi cercano di convincerci dell’esistenza di un nesso logico e formale; forse per paura di finalmente invalidare un’iniziativa popolare. Ci hanno presentato complesse tesi a favore di un presunto legame. Argomenti materialmente inconsistenti e logiche astruse. La realtà è tuttavia un’altra. Si può cercare di giustificare di tutto, ma quanto presentato è un’arrampicata sui vetri.
Per fermare l’afflusso di sudamericani o africani in Svizzera dovremmo distribuire profilattici o “pillole del giorno dopo” a Rio de Janeiro o nei Paesi africani? Quali altri provvedimenti volti a promuovere la pianificazione familiare volontaria potremmo utilizzare per diminuire l’afflusso di stranieri provenienti dai Paesi dell’est europeo? Anche in questo caso distribuzione di profilattici a Varsavia? Guardando a più lontano, per evitare che gli Eritrei giungano in Svizzera per chiedere asilo dovremmo investire milioni per diminuire le nascite in loco? Come? Promoviamo corsi di educazione sessuale? Fatemi il piacere. Siamo seri, la proposta è demenziale. Per rispetto delle nostre Istituzioni e della democrazia diretta fondamento del nostro Paese, dobbiamo dichiarare nulla questa iniziativa. Potete argomentare come volete: non c’è unità di materia.
Mettendo in votazione popolare il testo così come presentato, prendiamo in giro i cittadini e banalizziamo sia la problematica della migrazione sia l’assoluta necessità di preservare il nostro territorio e le sue risorse. Dichiarare valida questa iniziativa significa concedere ogni possibilità futura. Non ci sono più limiti. Vi invito ad avere coraggio e a non nascondervi dietro argomenti giuridici tanto traballanti quanto inconsistenti.
Nel caso dovesse invece giungere in votazione popolare perché il Parlamento mancherà di coraggio, invito sin d’ora cittadine e cittadini a respingerla senza mezzi termini. L’approccio proposto è irresponsabile e pericoloso per la Svizzera.
Intervento in Consiglio Nazionale sull’iniziativa Ecopop, 10.06.2014