Nessuno ama vedersi aumentato il costo di una prestazione. Pagare di più irrita, in qualsiasi ambito. Ci mancherebbe, è la razionalità umana. In quest’ottica comprendo l’approccio negativo di numerose cittadine e cittadini che si trovano di fronte alla possibilità di decidere direttamente se il costo della vignetta autostradale dovrà aumentare dagli attuali 40 a 100 CHF. L’ennesima occasione per ribadire che la democrazia diretta Svizzera è un privilegio unico ed eccezionale.
Personalmente, non senza fastidio, ho sostenuto e sostengo la decisione (ponderata e necessaria!) di aumentare il costo della vignetta autostradale. L’ultimo aumento risale a 18 anni fa e il prezzo non è mai nemmeno stato adeguato al rincaro.
Gestire la rete autostradale e svilupparla ulteriormente costa, oggi più di ieri. Basta ricordarsi quando è stata costruita per capire che vari manufatti sono al termine dall’usuale durata di vita. Volenti o nolenti dobbiamo prenderne atto. Non investire significa deteriorarla.
Saremmo i primi a gridare allo scandalo se ci trovassimo in una situazione come quella dell’Italia o della Francia, dove gli automobilisti sono letteralmente confrontati a una selva di caselli e di pedaggi. E malgrado quello che pagano – esponenzialmente superiore ai 100 CHF svizzeri – la rete resta incompleta, in certi luoghi pessima!
Occorre ricordare che l’incasso della vignetta è obbligatoriamente destinato a finanziare le autostrade, la loro manutenzione e il loro sviluppo. Ogni singolo franco versato, viene utilizzato a tale scopo; senza eccezioni. Con questa riforma la Confederazione si occuperà di 380 km di strade cantonali che diventeranno federali. Inoltre pagherà circonvallazioni e misure contro l’inquinamento acustico, per la protezione da pericoli naturali e per incrementare la sicurezza nei pressi di svincoli e incroci, nelle gallerie nonché per pedoni e ciclisti.
Assieme a Vallese, Berna, Zurigo e Grigioni, il Ticino è il Cantone che beneficerà maggiormente dell’aumento. Il nostro Cantone verrà sgravato annualmente di circa 10 milioni di costi di gestione; notizia molto positiva in questo momento di difficoltà finanziaria. Concretamente la Confederazione finanzierà (finalmente!) il collegamento Bellinzona–Locarno e la trasformazione della strada Mendrisio–Stabio/Gaggiolo che necessita al più presto di importanti investimenti a causa del forte traffico. Quest’ultima diventerà a tutti gli effetti una strada nazionale e i frontalieri che vi entrano dovranno comprare la vignetta. Con il maggiore incasso di circa 300 milioni, la Confederazione curerà anche la manutenzione della galleria Mappo-Morettina, la trasformazione dei nodi di Ascona e di Tenero, la corsia bus Cadenazzo–Gordola e la moderazione del traffico a Stabio.
Tutto quanto previsto si fonda sulla premessa di disporre di maggiori entrate derivanti dalla vignetta, motivo per cui la riforma è strettamente indispensabile, anche se irrita. 100 CHF per l’utilizzo annuale sono un importo ragionevole. L’alternativa è la possibilità di ricavare i soldi necessari tramite l’aumento del prezzo della benzina. Una misura molto più pesante per il cittadino, soprattutto per il ticinese che a causa della geografia del territorio necessita dell’automobile per vivere.