“Non ti arrendere mai. Di solito è l’ultima chiave del mazzo quella che apre la porta”
(P. Coelho)
Gentili Signore ed egregi Signori,
care Amiche e cari Amici,
si è chiusa la Sessione invernale delle Camere federali. L’Assemblea federale ha eletto due nuovi Consiglieri federali. Due donne, politiche con esperienza, solide e disposte a dedicare i prossimi anni della loro vita alla conduzione collegiale del nostro amato Paese. Due personalità tutte da scoprire nella nuova funzione, con l’auspicio che il Governo – dopo il “valzer” dei Dipartimenti a mio giudizio azzardato e fuori luogo a pochi mesi dalle elezioni – trovi subito i necessari equilibri per affrontare i numerosi e complessi dossier pendenti.
La collega di Deputazione ticinese Marina Carobbio è stata brillantemente eletta Prima Cittadina della Confederazione: un onore per tutta la Svizzera italiana. Dirige responsabilmente e conseguentemente i lavori in italiano a dimostrazione che il plurilinguismo non è un concetto teorico, ma un plusvalore da vivere attivamente! La politica è rispetto e amicizia al di sopra del confronto delle idee e delle posizioni. Auguro a Marina – una politica con grande esperienza, sempre preparata e appassionata – un buon anno presidenziale e ai colleghi tedescofoni e francofoni di approfittare al meglio di questo particolare “corso di italiano”.
La sessione ha permesso (finalmente!) di portare al voto finale la nuova legge sull’uguaglianza, nonché il preventivo 2019 della Confederazione. Con un utile di oltre un miliardo di franchi siamo una realtà straordinaria nel contesto internazionale, una garanzia per le generazioni future. Mi sono battuto con successo per stanziare crediti aggiuntivi a favore della formazione e della ricerca, le vere “materie prime” del nostro Paese. Abbiamo inoltre aumentato l’effettivo delle Guardie di Confine, posti di lavoro interessanti anche per il Ticino in un ambito – la sicurezza delle frontiere – importante nell’attuale quadro globale. C’è poi margine per maggiore coraggio per investimenti in nuove opere di trasporto pubblico, penso ad esempio al completamento di Alptransit.
Personalmente ho presentato una mozione per rafforzare il ruolo del Parlamento nell’ambito dello sviluppo della legislazione internazionale, necessaria per affrontare in maniera efficace le grandi sfide globali, ma sempre nel rispetto delle specificità dei singoli Stati e della sovranità.
Con la collaborazione di validi e motivati giovani ho inoltre elaborato due mozioni che chiedono al Consiglio federale di intervenire presso le FFS affinché gli abbonamenti per studenti (ad es. “Binario 7”) siano validi anche sulle reti urbane e i prezzi per studenti non siano limitati solo fino ai 25 anni. Un sostegno alle idee di chi si affaccia alla politica e nel contempo una promozione attiva del trasporto pubblico. Sul sito www.marcoromano.ch e nel mio profilo Facebook trovate altre mie prese di posizione e interventi.
Ricorre tra il 2018 e il 2019 il centenario dell’introduzione del sistema elettorale proporzionale a livello nazionale di cui il Ticino fu precursore già nel 1892 per placare gli scontri interni. Nel 2019 festeggeremo i 50 anni del suffragio femminile in Ticino. Due ricorrenze politico-istituzionali che caratterizzano la Svizzera moderna votata alla partecipazione e alla condivisione del potere in un’ottica di valorizzazione della pluralità. Siamo forti perché diversi. Siamo uniti nella diversità perché votati al rispetto comune, alla responsabilità e alla solidarietà. Questo modello di successo va conservato per le prossime generazioni. La Svizzera deve affrontare le sfide e le opportunità confrontandosi sui contenuti, servono ponti tra le differenti opinioni piuttosto che spaccature, serve pragmatismo piuttosto che ideologia, serve coraggio nel cercare compromessi piuttosto che immobilità nella propria posizione; più centro e meno polarizzazione.
Con stima e gratitudine, buon Santo Natale e auguri per un 2019 di salute e di soddisfazioni a voi e ai vostri cari.
Marco Romano